Come nasce una tendenza moda?

È emozionante aspettare e fantasticare su quali saranno le tendenze moda e le novità moda dell’anno in arrivo, se in passerella ci sarà il ritorno del pizzo, della seta, di evergreen anni ’70 o ‘90.

A fissare le linee guida dei prossimi trend concorrono molte fonti: cool hunter, fiere di moda, influencer. Un intreccio e uno scambio di opinioni che avviene in modo quasi silenzioso, dando vita a nuove tendenze che si affermano dai grandi produttori di moda, sino ai piccoli artigiani.

Ma quali sono i processi decisionali che portano all’affermarsi di una moda piuttosto di un’altra?

Il lavoro dei forecasting sulle tendenze moda

Prima di una sfilata, ovvero quando si presenta la collezione, sei mesi prima della messa in vendita, gli uffici stile lavorano accanto alle agenzie di forecasting. Queste hanno il compito di guidarli attraverso una distesa infinita di “potenziali tendenze”.

Una rete di persone ricerca in giro per il mondo i cambiamenti che stanno avvenendo in tantissimi settori: economia, cultura, arte, società, ambiente, marketing e tanto altro.

Ognuno, iper specializzato, si occupa di un ambito: dai fotografi, giornalisti, agli esperti in marketing e sociologi. Fanno interviste, reportage, partecipano a eventi grandi e piccoli, leggono riviste di ogni settore, trovano nuovi influencer sui social media.

Ogni sei mesi si riuniscono nelle proprie agenzie di forecasting per parlare delle mode e tendenze raccolte e ognuno presenta i risultati delle proprie ricerche, si confrontano e si incrociano i dati raccolti e (può sembrare una vera e propria magia) si capisce cosa conterà a livello mondiale l’anno dopo.

Una tendenza scovata a un concerto in India è la stessa scovata dall’altra parte del mondo tra giovani studenti in Canada.

Cool Hunter e fiere di moda

I cacciatori di moda (Cool Hunter) sono dei veri e propri osservatori della moda che, come dei cacciatori, vanno in missione in giro per il mondo, per trovare novità in fatto di moda e tendenza. Studiano i comportamenti, i gusti delle persone di qualsiasi ambiente, dai ceti più alti, sino alle periferie che tendono ad andare contro tendenza ribellandosi alla moda e creando trend personali e nuovi.Ci sono poi le fiere “primavisione”: presentano un anno e mezzo prima i tessuti, materiali e colori che cavalcheranno le mode e tendenze.

Quanto dura un trend moda?

Si parte da una distinzione fondamentale, quella tra tendenze macro e micro

Le prime hanno un’impronta culturale e sociologica, analizzano uno scenario più ampio che può estendersi fino a cinque anni in avanti. Le seconde riguardano l’abbigliamento in senso più stretto, dalla scelta dei materiali e dei colori fino alle forme e alle costruzioni dei capi.

 Per fare un esempio, il boom del wellness è un macrotrend: nasce da un contesto che comprende la crisi dei sistemi sanitari globali, la scelta dei Millennial di adottare uno stile di vita più sano, il rifiuto, da parte delle donne, di ideali estetici poco realistici. Si realizza in settori molto diversi tra loro, dallo stile hygge (confortevole, in danese) nell’arredamento, alle regole per l’ordine di Marie Kondo, dai piatti raw (crudi) della cucina stellata alle diete liquide e naturali, dai libri da colorare per gli adulti alle esperienze di wellness, fino al boom dell’athleisure (capi d’abbigliamento e accessori pensati per fare sport) sulle passerelle della stragrande maggioranza degli stilisti. 

Un microtrend è, per esempio, quello delle sneakers: parte da un gruppo ristretto di persone, gli influencer, e si propaga in brevissimo tempo, per consumarsi altrettanto velocemente.

Tendenze moda autunno inverno 2022/23

Al via lo shopping. Dai colori di tendenza alle borse must have, ecco le tendenze moda più forti dell’autunno/inverno 2022-2023.

 Cappotti, mini bomber e little black dress

I cappotti oversize, dalle proporzioni ampie e con le spalle pronunciate, sono la nuova divisa  della power woman contemporanea. L’alternativa per proteggersi dal freddo invernale sono le pellicce, rigorosamente sintetiche. Over e avvolgenti, dai dettagli glamour. Anch’esse over, si distinguono per le colorazioni insolite. A metà strada tra l’effetto peluche e una lady super chic. Per chi preferisce qualcosa di più sportivo ci sono invece i mini bomber. Cortissimi ma non per questo meno performanti. L’outfit da lavoro prediletto sarà invece il tailleur corto dalla giacca pronunciata e dalla gonna mini.

La sensualità è un tema centrale della moda A/I 22-23. Punto focale di una nuova femminilità consapevole ed emancipata. All’insegna dell’empowerment.Il little black dress torna a recitare la parte del protagonista in mille diverse versioni, una per ogni donna. Spesso prende le sembianze di vestiti cut out tutti tagli e spacchi a mettere in mostra la pelle. Altre volte a catturare l’attenzione sono calze autoreggenti messe in spudoratamente in bella vista, senza alcuna timidezza. Oppure hot pants ridotti ai minimi termini, di pelle, vinile o denim. Fatti apposta per mostrare le gambe.

Cargo e corsetti: che passione!

Pantaloni cargo e gonne con i tasconi tornano dai primi anni 2000. È tendenza multitasking, letteralmente. Mentre a caratterizzare la parte alta del corpo arrivano corsetti come protezioni: ora non si nascondono più e si indossano simbolicamente sopra camicie, maglie e blazer. Stessa sorte per altri due pezzi pragmatici del guardaroba, di solito relegati sotto gli abiti. Il primo è la canotta, già sfoggiata quest’estate. Il secondo il reggiseno con ferretto che per la stagione autunnale prende il posto dei crop top sotto blazer e giacconi.

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