Consulente d’immagine: come diventarlo con un corso di formazione
Consulente d’Immagine, chi è e cosa fa?
Il consulente d’immagine (Image Consultant) è una figura professionale specializzata in comunicazione verbale e non verbale che consiglia e assiste i clienti singoli, gruppi o aziende, in merito a abbigliamento, trucco, look, carriera, galateo, comportamento, riorganizzazione e/o gestione del guardaroba e shopping. La consulenza d’immagine è finalizzata ad aiutare il cliente a comunicare il giusto messaggio attraverso il proprio aspetto.
La nascita della consulenza d’immagine si fa risalire alla pubblicazione del libro “Dress for Success”, uscito negli Stati Uniti nel 1975, e divenuto rapidamente un best seller. L’autore, John T. Molloy, ancora oggi è considerato il padre della professione, perché introdusse il concetto dell’importanza dell’immagine e dell’abbigliamento per raggiungere successi professionali e personali.
Il consulente d’immagine si occupa di disegnare e sviluppare un’immagine personale di successo per i suoi clienti, studiando i problemi relativi all’immagine e trovandone la soluzione attraverso diversi livelli d’attuazione. Comprende l’analisi del tipo fisico e personalità, abbigliamento, comunicazione (dalla voce all’espressione), analisi del colore, costruzione del guardaroba appropriato alla professione, età e personalità.
Consulenze d’immagine, differenze
Attualmente le consulenze d’immagine sono di tre tipi:
- La consulenza d’immagine personale, che si rivolge a donne e uomini che desiderano un nuovo look
- La consulenza d’immagine professionale, che si rivolge a persone in cerca di un nuovo lavoro, persone recentemente promosse a cariche più alte o celebrità
- La consulenza corporate, che si rivolge ad aziende che intendono creare un codice di abbigliamento o un’uniforme, così come trovare soluzioni di successo riguardo all’aspetto del personale, l’ambiente fisico e l’etichetta del business.
È necessario possedere determinate qualità personali ed attitudinali oltre a quelle professionali. Il consulente d’immagine deve avere un forte senso estetico, essere predisposto ai rapporti interpersonali, deve possedere una buona capacità comunicativa e di ascolto attivo oltre che di lettura ed interpretazione della comunicazione non verbale. Deve inoltre godere di buone capacità organizzative, avere una predisposizione alla cura dei dettagli e deve essere flessibile. È utile inoltre avere una cultura base della storia della moda, della filiera, dei tessuti e qualche nozione di sartoria ed ovviamente seguire gli sviluppi della moda. Per i consulenti d’immagine che facciano anche personal shopping è indispensabile conoscere la propria città e percorsi interessanti per soddisfare le richieste dei clienti.
Come diventare consulente d’Immagine
Nonostante questa professione si possa esercitare senza un titolo di studio formale o una certificazione, è necessario approfondire la materia dei propri servizi e tenersi costantemente aggiornati: più ampia sarà la conoscenza, più sarà possibile acquisire le credenziali che permettono di ottenere compensi più elevati.
La formazione relativa per diventare consulente di moda è affidata quindi a corsi professionali o di specializzazione specifici, che possono essere frequentati in seguito al raggiungimento della licenza di scuola media inferiore.
Le istituzioni che offrono corsi per consulente d’immagine a Milano sono le Accademie di moda. Solitamente alla fine del corso viene rilasciato un attestato di partecipazione e frequenza. Molto importante è anche l’esperienza pratica e diretta: per questo motivo può essere utile un periodo di stage presso un’agenzia di consulenza d’immagine.
Quanto guadagna un consulente d’immagine?
Il guadagno di un consulente di immagine dipende dal tipo di lavoro, se si è un dipendente in azienda e se si è un freelance. Inoltre dipende dal grado di esperienza: portare esempi di propri successi e capacità di problem solving in contesti aziendali o in agenzie può andare ad aumentare lo stipendio.
In linea di massima, in Italia un consulente di immagine può guadagnare tra i 37.000 e 40.000 euro all’anno.
Nonostante questo stipendio si dimostri essere inferiore a quello destinato alla stessa figura professionale all’estero, c’è da ricordare che in Italia si tratta di una professione ancora giovane ma che si sta dimostrando sempre più richiesta col passare del tempo.
Consulente d’immagine: da non confondere con il Personal Stylist
Se pensate che il Consulente d’immagine e il Personal Stylist siano sinonimi di un unico lavoro, non potreste sbagliarvi di più! Sebbene sembrino simili, in realtà sono due mestieri completamente diversi.
Consulente d’immagine, di cosa si occupa nello specifico?
Il consulente d’immagine in genere non per forza ha avuto esperienze nel mondo della moda. Non è necessario che rimanga sull’onda delle tendenze del momento, anche perché il suo obiettivo principale è ottenere un’immagine costante nel tempo della persona di cui si occupa, capace di valorizzare i suoi punti di forza attraverso gli abiti e i colori giusti. È proprio verso le forme e i colori che la sua attenzione si focalizza, e le conoscenze relative a esse vengono applicate in maniera metodica, lasciando poco spazio alla libertà d’espressione al contrario di quanto accadeva per il personal stylist.
Benché come accennato in precedenza la formazione del consulente di moda non sia distinta, si stanno moltiplicando i corsi nel Belpaese per essere sempre più competenti, visto il livello d’importanza che sta assumendo la professione nel tempo, così da diventare ottimi liberi professionisti o perfetti creatori della brand identity di un’azienda.
Personal Stylist, cosa fa esattamente?
Il personal stylist può lavorare per conto delle case di moda, della TV e della pubblicità, agendo a contatto con le celebrities ma anche con le persone comuni. Gli studi necessari per praticare efficacemente la professione riguardano il settore della moda, anche se non è obbligatorio seguire tale percorso nello specifico, purché vi sia un continuo aggiornamento sulle ultime tendenze in atto il lavoro pratico.
Una volta conclusi gli studi, il personal stylist comincia a comporre servizi fotografici per giornali e cataloghi, fino a mettere in moto la sua fantasia attraverso la creazione di event styling, costruendo set ad hoc in occasione di un accadimento imprenditoriale specifico, inscenando un’atmosfera unica. La creatività è infatti una delle caratteristiche chiave del personal stylist: muovendo la sua immaginazione riesce a porre al centro l’immagine dei suoi clienti, facendo trasmettere una storia agli abiti e agli accessori indossati che sappia restare ben impressa nella mente di chi osserva. Rendere memorabile una persona in ogni occasione è possibile solo creando un legame tra gli outfit e l’interiorità di chi li porta, altrimenti non sarebbe possibile riuscire a stupire come si deve lo spettatore.