Il Merchandising nel settore moda: tutto quello che devi sapere

Il Merchandising è l’insieme delle attività effettuate nel punto vendita per spingere i consumatori ad acquistare dei prodotti. Il termine viene usato anche per riferirsi all’uso di un brand associato a un prodotto o a un servizio per promuovere la vendita di altri prodotti che non appartengono necessariamente alla stessa categoria merceologica.

Dal francese “marchandise”, che significa “mercanzia“, la parola “merchandising” è entrata a far parte della lingua italiana e ha finito per avere due diverse accezioni. Nel suo significato più generale, si possono identificare con il termine merchandising tutte le iniziative messe in atto all’interno di un punto vendita allo scopo di incrementare le vendite.

L’utilità del Visual Merchandising

Una strategia di Visual Merchandising deve assicurarsi che i prodotti vengano disposti e organizzati all’interno dello store in modo tale da attirare l’attenzione dei consumatori, invogliandoli ad acquistare.

Esistono, comunque, molti esempi di brand rinomati che sfruttano il merchandising non solo per rafforzare la brand identity , ma anche per cercare di entrare in nuovi mercati. In questi casi, i consumatori sarebbero dei brand lover che desiderano acquistare dei beni con il logo in questione, motivo per cui molte multinazionali sfruttano la notorietà dei propri brand per allargare il business a mercati totalmente diversi, vendendo prodotti di ogni tipo. Pensiamo a brand come Coca-Cola, Chupa Chups, McDonald’s o 7UP che vendono articoli come maglie, portachiavi e pupazzi, tre le tante cose. Anche se questa pratica è molto comune nel mondo del food&beverage, anche i brand appartenenti al settore della moda si muovono sempre di più in questa direzione.

Visual Merchandiser: in cosa consiste questa professione

Il Visual Merchandiser è il professionista che si occupa dell’esposizione e dell’organizzazione dei prodotti all’interno di un’area commerciale e in vetrina, ovvero in tutti quei luoghi cruciali dove il cliente incontra il prodotto, lo sceglie e lo acquista. È una professione antica ma dalla crescita recente, diventata fondamentale proprio nel settore moda. Curare l’immagine di un punto vendita significa saper organizzare i capi in maniera visibile rispettando l’identità del brand, lavorando al meglio su un ampio mix di elementi: la comunicazione visiva, l’estetica, l’analisi delle vendite, la pianificazione delle attività commerciali e promozionali.

Nel miglioramento del rendimento di un’attività commerciale è molto importante tener conto dei 5 punti sensoriali. Per affezionare il cliente al brand abbiamo bisogno di attivare i 5 sensi del corpo umano. Un bravo Visual Merchandiser saprà trovare il giusto modo di esporre i colori (vista), di esporre il prodotto in modo che si possa toccare (tatto), la scelta della musica (udito), la scelta del profumo per gli ambienti (olfatto), area food selezionata (gusto). Un valido Visual Merchandiser riuscirà ad emozionare e catturare il pubblico nei propri locali commerciali e quindi a permettere la vendita d’impulso.

Un ruolo molto importante viene ricoperto dalla psicologia del cliente. Il Visual Merchandising svolge inoltre uno studio sui comportamenti del cliente, osservare il cliente e monitorare il KPI (gli indicatori di prestazione) aiutano ad ottenere dei risultati di vendita sempre maggiori.

Ruoli del Visual Merchandiser

Nella realtà Retail il Visual Merchandiser, detto anche VM, è strettamente legato all’azienda:

  1. il VM in store è colui che lavora a diretto contatto con il negozio, gestisce a 360° il prodotto all’interno di un punto vendita ed in vetrina, curandone l’immagine e le strategie commerciali, il VM in store è coordinato da un Visual di area che monitora l’andamento e il rispetto delle linee guida aziendali, apportando correzioni là dove ve ne fosse la necessità.
  2. il VM di sede o di ufficio (colui che coordina i VM di area e che realizza le linee guida del brand lavorando a stretto contatto con l’ufficio creativo, l’ufficio stile o l’ufficio prodotto, ed infine l’ufficio marketing).

In altre realtà, il Visual Merchandiser è un libero professionista a tutti gli effetti, un vero consulente (free lance) che può intervenire a favore di più aziende che siano piccole, medie o grandi. Il VM free lance può essere contattato per consulenze teoriche o pratiche, per allestire un punto vendita o dettare nuove linee guida di un brand in difficoltà. Può ideare la scenografia della vetrina o semplicemente vestire i manichini. Può analizzare le vendite di un negozio e cambiarne le tecniche espositive per incrementare il sell out.

Lavorare nel merchandising, quali studi intraprendere?

Se vuoi diventare Visual Merchandiser, ti consigliamo di partire assolutamente da un corso. Prima di sceglierlo, però, presta attenzione ad alcune cose:

  • ore di pratica previste
  • disponibilità di laboratori, spazi per praticare le tecniche di visual merchandising, vetrine e materiali di allestimento
  • tipologie di prodotti, temi trattati
  • rapporto tra numero di studenti e docenti

I percorsi formativi per una professione così dinamica e recente trovano spazio in genere  presso accademie creative e istituti specializzati, dove realmente si può concepire il futuro di una professione che sta trasformando le vetrine in teatri di posa, ricchi di installazioni e performance.

In Accademia IFDA il corso triennale di Fashion Styling e Comunicazione include lo studio approfondito del mercato del fashion retail e di tutti gli aspetti connessi al posizionamento di un brand sui canali di comunicazione e di vendita.

Per saperne di più contattaci, saremo felici di rispondere a tutte le tue domande e fornirti tutte le info sui prossimi corsi in partenza:

Leave a comment: