Le Calzature nella Storia: tutte le tappe dall’Antica Roma ad oggi
Nella storia che cosa indossavano? Attraverso la seconda parte dell’articolo scritto da Alessia Vilardo, studentessa moda di IFDA, ripercorriamo il viaggio delle Calzature nella Storia!
Le Calzature nella Storia dell’Antica Roma
Le Calzature nella Storia hanno subito tantissime evoluzioni: i romani disponevano di diversi tipi di abiti, di calzature, di una loro moda e di rigide regole nel vestiario.
Le scarpe erano realizzate con una varietà di materiali, tra cui cuoio, pelle di pecora e pelle di capra. I romani erano noti per la loro passione per le calzature, e le scarpe erano spesso decorate con motivi elaborati.
Una caratteristica molto importante, nonché diffusa, era quella di distinguere il ceto sociale delle persone in base alle calzature che portavano. Certo che all’epoca erano però molto più rigidi di oggi. Ad esempio vi erano i calcei, ovvero le calzature a stivaletto dei nobili e dei politici romani. Erano colorati di rosso, verde, giallo o bianco per le donne, neri per i senatori ed in generale di colori meno accesi per gli uomini. I principali politici della Roma dell’epoca vestivano calzature rosse, seguendo l’esempio femminile.
Vi erano poi le caligae, le celebri calzature a sandalo dei soldati che diedero il nome al famoso imperatore Caligola. Queste erano pensate per essere comode e confortevoli per le lunghe marce dei soldati e, soprattutto, per non arrecare danni ai piedi.
Infine vi erano le calzature del popolo, quelle più umili e diffuse. Stiamo parlando dei perones, costituiti da una semplice suola piatta, una tomaia di cuoio e dei lacci avvolti intorno alla caviglia che assicuravano la calzatura ai piedi.
Un’altra usanza, che potrebbe sembrare moderna o addirittura orientale, era quella di non concedere a nessuno di entrare in casa con calzature che avessero calpestato il suolo esterno. Ogni ospite in un’abitazione romana riceveva all’ingresso dei sandali o socci, le calzature usate fra le mura domestiche.
Il Medioevo e le Calzature nella Storia
Vari tipi di scarpe vennero usate durante i differenti periodi di quest’epoca.
Durante l’alto medioevo, quelle che venivano utilizzate maggiormente erano un semplice pezzo di pelle arrotolato intorno al piede e legato con dei lacci.
Le tendenze e la moda del tempo, si diversificarono man mano che si avanzava col tempo. Il tacco, ad esempio, venne introdotto proprio nel Medioevo ed inizialmente usato esclusivamente dagli uomini.
Durante il periodo basso medievale invece, iniziò ad essere usato il cuoio o pelle più robusta; il materiale e lo stile ebbero il compito di riflettere lo status sociale di chi le indossava, un esempio ne erano le punte, così lunghe da aver bisogno di essere legate alla gamba con uno speciale laccio per rendere possibile la camminata.
Le calzature erano varie sia per stile che per il materiale utilizzato, ad esempio in Francia, Spagna e Italia venivano usati una specie di sandali chiamati alpargata molto famosi durante l’epoca medievale. Tra il clero, veniva usata una scarpa chiamata caliage, che era molto simile al modello del sandalo romano.
Il materiale principale per costruire le scarpe era la pelle; veniva usata una diversa qualità a seconda di dove ci si trovava. La qualità della pelle nei primi secoli del medioevo era bassa, poi con l’avvento delle Crociate e degli scambi commerciali in tutta Europa si rafforzò il commercio anche verso l’Asia, consentendo di acquistare ed avere a disposizione pelle di maggiore qualità, e a prezzi abbastanza contenuti rispetto ai secoli precedenti. Altri materiali usati furono la lana e la pelliccia. Erano spesso decorate con stemmi o simboli religiosi.
Le scarpe maschili erano varie e di diversi stili. Nei villaggi era comune indossare scarpe che erano lunghe fino sopra il ginocchio, erano legate da lacci frontalmente. Le scarpe per i nobili e cavalieri venivano fatte con materiale di ottima qualità e costruite con tacchi bassi.
Le scarpe da donna erano uguali a quelle degli uomini; ovviamente alcuni modelli erano esclusivamente femminili, ma si distinguevano anche a seconda del ceto sociale, quindi se popolana oppure nobile. Le più note scarpe medievali femminili erano le turnshoes, costruite con uno spessore maggiore e di pelle leggera. Mentre per le popolane, erano costruite con una pelle di bassa qualità o comunque di lana o pelliccia a seconda dei periodi.
Per concludere, i nobili durante l’alto medioevo usarono scarpe molto semplici e poco elaborate, a differenza del basso medioevo, dove lo stile e l’eleganza ebbero notevole importanza tant’è che le scarpe erano costruite con materiali differenti di altissima qualità e con uno spessore maggiore.
Il Rinascimento e la calzatura utilizzata
Durante questo periodo le mode delle scarpe si evolvono dalle linee verticali, preferite dagli stili gotici, per diventare più orizzontali. Questo era più evidente nella forma della punta: più ricco e potente chi lo indossa, più estrema e ampia diventava la punta squadrata. Tuttavia, mentre le scarpe con punta squadrata erano prevalenti, durante questo periodo iniziarono ad emergere scarpe con punta tonda, considerate una scelta più pratica per i bambini.
La scarpa femminile vide l’introduzione di punte squadrate, usi portavano i tacchi alti per sembrare più alte e snelle. Le calzature delle classi più basse erano semplici, mentre quelle dei più ricchi erano realizzate in sontuosi materiali: tessuti e cuoi finissimi con finissimi decori e perle.
Le scarpe maschili, come quelle femminili, presentavano punta larga e tonda, anch’essa simbolo di status sociale. Il materiale più usato era ancora il cuoio, che iniziava a essere soppiantato da sete e velluti. A volte si indossavano le pianelle per non rovinarle.
Le scarpe nell’età moderna
Durante la prima era moderna che va dal 1453 al 1918 le calzature tra uomo e donna vennero differenziate.
Gli uomini furono i primi ed unici inizialmente ad indossare i tacchi. Durante il Rinascimento i Re in Europa indossavano scarpe con tacchi molto alti per dimostrare la loro supremazia. Il periodo barocco è uno dei periodi più complessi e pretenziosi, che prevedeva scarpe con costosi materiali come seta, velluto e decorazioni floreali e tacchi colorati.
Il barocco lasciò spazio al rococò dove le scarpe diventarono molto più importanti per le donne, ma fu solo all’inizio del XIX secolo che le scarpe tra uomo e donna si differenziarono per colore, tacco e forma.
Il più grande cambiamento nel mondo delle calzature avvenne durante la rivoluzione industriale, quando nacquero le prime fabbriche che producevano scarpe.
E finalmente dalla metà del XIX secolo le scarpe divennero diverse per piede destro e piede sinistro ed accessibili a tutte le classi sociali.
Successivamente iniziarono a essere prodotte in serie, i materiali utilizzati si diversificarono includendo anche tessuti, gomma e plastica.
I tacchi alti continuarono ad essere popolari tra le donne, mentre gli uomini iniziarono a indossare scarpe più comode e pratiche.
Arriviamo al XX Secolo: scopriamo quali scarpe si indossavano
Le scarpe divennero sempre più accessibili e alla portata di tutti. I materiali utilizzati si diversificarono ulteriormente, includendo anche materiali sintetici.
Gli stili si diversificarono anche con l’emergere di nuove tendenze come le scarpe da ginnastica, da trekking e da lavoro.
La seconda guerra mondiale è stata il crogiolo per una serie di tendenze di scarpe.
Le Doc Martens, che combinano comode suole a cuscino d’aria con tomaie durevoli, i mocassini divennero la scarpa preferita per le occasioni formali, per gli appassionati di moda benestanti di entrambi i sessi e tale rimase per tutti gli anni ’80; i tacchi a spillo sono diventati sempre più popolari negli anni ’50, quando la figura femminile a clessidra sinuosa è tornata in auge.
Durante la mania della discoteca degli anni ’70, uomini e donne hanno colpito la pista da ballo con scarpe scandalosamente alte. Con gli anni ’80 è arrivata una mania del fitness che ha cambiato la forma delle calzature.
Conclusione di questo viaggio delle Calzature nella Storia
Nella storia, le scarpe hanno avuto un ruolo importante: hanno contribuito a proteggere i piedi, a migliorare la mobilità e sono presenti alcuni eventi e tendenze che hanno avuto un impatto significativo sull’evoluzione delle calzature.
Uno di questi eventi è stato l’introduzione della macchina da cucire, che ne ha reso possibile la produzione in serie, portando a un aumento della disponibilità e della convenienza delle scarpe, contribuendo a diffonderle in tutto il mondo. Un’altra tendenza importante è stata l’emergere di nuove tecnologie come la gomma e la plastica; questi materiali hanno permesso la produzione di scarpe più leggere, flessibili, resistenti e la creazione di nuovi stili, come le scarpe da ginnastica. Infine, le scarpe sono sempre state un importante oggetto di moda, le tendenze hanno influenzato gli stili e hanno contribuito a creare nuovi modi di esprimere la personalità.
Se non l’hai letta, ecco la prima parte del viaggio attraverso la storia della calzatura.
Fonti e sitografia:
Libro: La calzatura, un camino lungo 50 anni 1945-1955 Eugenia Girotti – Itinerari d’immagini, Magnum
Siti:
http://www.podologianicolosi.it/2021/04/24/storia-della-scarpa-nascita-ed-evoluzione-dalla-preistoria-ad- oggi/
https://www.greelane.com/it/humanities/storia–cultura/history-of-shoes-1992405/
https://historiemedievali.blogspot.com/2017/05/le-scarpe-nel-medioevo.html
https://www.storiachepassione.it/lantica-roma-e-le-calzature-una-passeggiata-fra-la-moda-e-la-comodita/
https://orsomarsoblues.it/2023/12/le-calzature-nellantica-grecia/
https://www.ioamolescarpe.it/le-scarpe-ai-tempi-della-grecia- antica/
https://www.sapere.it/sapere/approfondimenti/storia/antico-egitto/come-si-vestivano-antichi-egizi/calzature.html