Come diventare uno stilista famoso: la storia di Louis Vuitton
La storia del fondatore di Louis Vuitton: ecco come diventare uno stilista famoso
Sono ormai passati 200 anni dalla nascita del fondatore della Maison del lusso più nota al mondo, Louis Vuitton. Ripercorrendo la sua storia, dall’infanzia difficile alle vette dell’alta società parigina, cerchiamo di capire insieme come diventare uno stilista famoso di moda.
I primi anni di Louis Vuitton e del suo omonimo brand
Nel 1837 all’età di appena sedici anni, il giovane Louis Vuitton prese una decisione che avrebbe cambiato la vita sua, dei suoi figli e delle generazioni successive. Prima di fondare la maison che tutti conosciamo, Louis decise che sarebbe diventato un creatore di bauli. Louis Vuitton giunse a piedi fino a Parigi ed iniziò a lavorare come apprendista di Monsieur Maréchal. In quegli anni, si viaggiava e ci muoveva con le carrozze, con i cavalli, con treni ed imbarcazioni e i bagagli venivano maneggiati con scarsa delicatezza e cura. Per questo motivo chi viaggiava chiedeva aiuto agli artigiani per imballare e proteggere valigie e beni personali.
Nell’Atelier parigino di Monsieur Maréchal, Louis Vuitton diventò presto un artigiano molto apprezzato. Qui infatti iniziò un’attività specializzata nell’artigianato di moda, dove valigie, bauli ed effetti personali venivano personalizzati sulla base dei desideri dei clienti. Da quel momento la sua carriera nel settore della moda prese piede, tanto che, dopo 17 anni di lavoro come artigiano professionista, riuscì ad aprire il suo atelier al numero 4 di Rue Neuve-des-Capucines, vicino a Place Vendome.
Spesso però ci immaginiamo che il successo e la fama di questi grandi personaggi della moda derivino o da un passato di agio, benessere e fortuna oppure da un contesto familiare alle spalle economicamente riconosciuto e ben inserito nella società.
Talvolta invece i retroscena sono tutt’altro che positivi… scopriamo i dettagli della vita d’infanzia dello stilista di moda fondatore di Louis Vuitton.
La vera infanzia di Louis Vuitton: da dove arriva e come diventa uno stilista famoso
Louis Vuitton nacque nel 1821 in un microscopico villaggio della Borgogna, e a soli 10 anni rimase orfano della madre e, poco dopo, anche del padre. Quando aveva 13 anni raggiunse a piedi Parigi, senza nulla tranne una cosa: la speranza. Il viaggio durò 2 anni, di cui non si sa molto se non qualche frammento della sua biografia in cui emerge ciò che ha fatto per guadagnarsi del denaro. A 16 anni vide per la prima volta le guglie di Notre Dame e il declivio di Montmartre: quasi subito venne assunto nell’atelier di Monsieur Marechal, un nome importante in Francia per quanto riguarda lusso, viaggi, élite. Fu infatti un rinomato fabbricante di valigeria, nella lista dei suoi clienti c’erano i nuovi capitani d’industria dell’alta borghesia e la restaurata nobiltà. Louis Vuitton ne rimase affascinato e capì la sua vera vocazione.
Il brand Louis Vuitton e le sue vicende dal 1854 in poi
Diventò così bravo che la moglie di Napoleone III, Eugenia de Montijo, desidera solo bauli costruiti dalle sue mani. Fu questa donna appassionata di moda, colta e frequentatrice abituale dei salotti mondani ad introdurlo al mondo dell’aristocrazia e a dargli quella libertà finanziaria che gli permise di avviare un’attività indipendente.
Nel 1854 il brand Louis Vuitton aprì il suo primo atelier in Rue des Capucines, mentre il suo omonimo fondatore si sposò con la giovane Clemence-Emilie Parriaux. Nel 1858, il giro d’affari crebbe talmente tanto che la produzione si spostò nel villaggio di Asnières sur Seine; da quella fabbrica delle meraviglie, distrutta dal conflitto franco-prussiano e ricostruita poi, uscirono gli stessi oggetti del desiderio che si sono posati sulla Transiberiana e sull’Orient-Express, sul Titanic e nelle stanze private dell’Hermitage. Da lì in poi il brand aprì boutique in tutto il mondo, con vetrine pazzesche e che lasciano l’acquolina in bocca a chiunque.
I prodotti iconici e i dettagli del brand Louis Vuitton che tutti conoscono
Una maison del lusso quella di Louis Vuitton che ha saputo diffondere il proprio heritage e la fama che ancora ad oggi è un caposaldo della moda. Qui in ordine sparso raccontiamo i prodotti e i dettagli che hanno reso il brand quello che è:
- i bauli Trianon con il coperchio piatto e il manico frontale, con la struttura in pioppo e gli angoli rinforzati, facili da impilare uno sull’altro
- il Wardrobe, guardaroba verticale perfetto per restare ritto sui vagoni dei treni che ormai sfrecciavano tra le capitali
- il canvas impermeabile, il monogramma inserito in un pattern di fiori e quadrifogli che stilizza quell’innamoramento per l’oriente e il damier
- la speciale serratura Tumbler Lock, rimasta invariata, costruita su un sistema di chiusura a cinque tamburi a molla
- La Steamer Bag
- la Speedy
- la Keepall
- Alma, edizione speciale solo per Gabrielle Chanel sua amica
Nel 1886, Vuitton rivoluziona le chiusure delle valigie con un ingegnoso sistema di chiusura che ha cambiato i bauli da viaggio rendendoli dei veri e propri scrigni. Louis Vuitton morì nel 1892 lasciando al figlio e, senza saperlo, ai nipoti, un’eredità che continua a stratificarsi, toccando tematiche e ambiti di interesse che superano la manifattura di accessori e abbigliamento. Le iniziali del brand di lusso LV racchiudono una storia intera, tra artigianalità, storia, arte, cultura e design, in perfetta continuazione di quel viaggio a piedi intrapreso da un bambino con tante speranze e promesse.
Il primo traguardo: 100 anni del brand LV
Per festeggiare l’iconico brand di lusso Louis Vuitton e il Monogram LV che compie 100 anni dalla sua fondazione, la maison ha collaborato con diversi talentuosi designer di moda. Sono stati creati dei pezzi originali e celebrativi, cioè dei modelli da viaggio unici ed esclusivi. La collezione nata da queste collaborazioni è stata presentata nelle più importanti capitali mondiali, comunicando agli appassionati di moda di tutto il mondo lo spirito di innovazione e collaborazione artistica della Maison.
Il secondo traguardo: 200 anni del brand LV
Nel 2021, in occasione del duecentesimo anniversario della nascita, la maison, oggi di proprietà del gruppo LVMH, celebra il suo fondatore con “Louis 200”, cioè diverse iniziative che includono:
- un videogioco con NFC integrato
- vetrine che mettono in mostra l’iconico baule come un vascello reinventato grazie a 200 collaborazioni
- un grande trittico di Louis dipinto da Alex Katz
- un romanzo raccontato della scrittrice francese Caroline Bongrand sulla vita e le aspirazioni di Louis, edito da Gallimard e disponibile in francese e inglese
- Looking for Louis, un documentario inedito che ripercorre la storia del giovane pioniere disponibile in streaming
Ecco come diventare uno stilista famoso partendo da zero come Louis Vuitton e arrivando al successo
Agli albori del settore moda, quando ancora non esisteva la professione dello stilista o del designer di moda, il lavoro artigianale si imparava sul campo. Un tempo c’erano solo botteghe, studi e atelier ed era molto più semplice fare la “classica gavetta” partendo da zero.
Oggi giorno invece per riuscire a muovere i primi passi nel fashion system ed accellerare i tempi di apprendimento ed esperienza sul campo, una delle prime cose da fare è quella di acquisire le basi e gli strumenti giusti.
Come diventare uno stilista famoso, quali sono i passi fondamentali da compiere?
Sicuramente il primo passo, quello più importante, è la scelta di una scuola o un’accademia di moda seria e volta alla pratica. In queste realtà si possono frequentare dei corsi professionalizzanti che ti insegnano i mestieri più richiesti dal mercato del lavoro.
Ecco le figure più ricercate:
- Fashion designer o stilista di moda
- Fashion stylist
- Sarto
- Product Manager
- Modellista
- Fashion Buyer
- Communication Manager
Per chi ha il desiderio fin da piccolo di sapere come realizzare dei figurini moda o come creare un capo d’abbigliamento, allora il corso adatto per imparare queste cose è quello triennale di fashion design. Una delle tante materie che si affrontano è proprio quella del fashion design, in cui si imparare a disegnare e a personalizzare il proprio figurino di moda fino ad arrivare al disegno in piatto dei tecnici.
Da qui in poi, una volta acquisite le basi tecniche necessarie, si acquisiscono quelle culturali per muoversi all’interno del mondo della moda: si va dalla storia del costume e della moda contemporanea al fashion business, ma anche dalla ricerca tendenze e coolhunting fino alla moda sostenibile.
Ogni materia studiata è fondamentale per acquisire tutte quelle competenze basilari per imparare il mestiere dello stilista di moda e andare a lavorare, saltando qualche step di gavetta solo se l’accademia offre già delle possibilità di esperienze sul campo durante gli studi.
Concludendo, una volta ottenuto il diploma come fashion designer, fatte tutte le esperienze possibili sul campo, bisogna presentarsi al mondo del lavoro con un ottimo portfolio di moda e riuscire a comunicare al meglio:
- La propria passione per il settore
- Le proprie competenze e potenzialità
- Il valore aggiunto che si potrebbe dare
- La visione che si ha e le ambizioni per il futuro
E come il buon Louis Vuitton che è partito dal nulla con tante speranze e sogni nel cassetto, innamorato del suo lavoro e con la fame di arrivare a fare sempre delle stupende creazioni, anche chi vuole diventare uno stilista famoso deve ricordarsi che qualunque sia il punto di partenza, con il duro lavoro e con la passione si può avere successo!