Moodboard moda: il segreto per creare abbinamenti impeccabili
A che cosa servono i moodboard di moda? Scopriamolo insieme ad un’esperta e docente di moda
Tutti parlano di moodboard di moda, di makeup, di design… ma nello specifico, a che cosa servono i mood board de moda? Vediamo insieme degli esempi di moodboard moda per capire meglio cosa sono, come si realizzazione e il loro reale utilizzo.
Per aiutarci ad approfondire meglio l’argomento, abbiamo intervista un’esperta di mood board de moda e cool hunting, nonchè docente dell’Accademia di Moda a Milano, Eleonora Zanetti.
Chi è la docente di Moodboard Moda e Cool Hunting dell’Accademia esperta di tendenze di moda?
Eleonora Zanetti è docente presso l’Accademia di Moda IFDA di Milano da oltre 7 anni nel corso di fashion design e ha la cattedra delle materie legate alla ricerca tendenze di moda: Moodboard Moda e Coolhunting.
Eleonora oltre alla sua vocazione per l’insegnamento, nasce come Fashion Designer e lavora per brand di moda del calibro di Benetton, Sisley, Class Cavalli e White Cavalli, Piazza Sempione. Oggi ricopre il ruolo di Product Manager-Womenswear Freelance per il brand di moda Nemozena.
La sua indiscutibile esperienza nel fashion system la rende una delle maggiori esperte di moodboard collezione moda, coolhunting e fashion design attualmente in circolazione.
Che cosa fa una Fashion Designer esperta di tendenze moda?
Una Fashion Designer e docente di moda come Eleonora, possiede innumerevoli skill e segue varie attività, tra cui:
- Studio tendenze moda attraverso viaggi, fiere del settore, ricerche di mercato e website;
- Analisi di collezione, sell-in/out con ufficio commerciale per costruzione del merchandising di collezione;
- Creazione di moodboard collezione moda e storie colore;
- Scelta materiali, tessuti, filati ed accessori;
- Sviluppo modelli su silhouettes/piatto, fitting della prototipia, coordinamento della collezione;
- Allestimento e presentazione della collezione alla rete vendita;
- Styling e collaborazione agli shooting fotografici.
Ecco le risposte che cercavi dalla docente esperta di tendenze e moodboard per i tuoi abbinamenti impeccabili
Eleonora ci spieghi cosa significa “moodboard” nella moda e come viene utilizzato?
Le Moodboard di Moda o (dall’inglese) “tavole degli umori”, sono degli strumenti molto importanti e necessari nella fase di sviluppo creativo, sia per una collezione d’abbigliamento, che per uno shooting; la loro funzione principale è quella di far focalizzare la mente del Fashion Designer, Art Director, Stylist o del Fotografo, sull’estetica, lo stile e la direzione del progetto.
Quali sono le principali tendenze che hai notato nel cool hunting per la moda dell’ultima stagione?
Una forte ricerca di individualismo, innovazione ed unicità, con il pensiero sempre rivolto al l’ambiente, pensiero probabilmente spinto dal desiderio di uscire da un contesto sempre più globalizzato e, dalle sue implicazioni economiche e sociali; i nuovi Fashion Designer sperimentano all’interno dei codici d’identità e dei modelli di ruolo, creando nuove associazioni di forme e mix di tessuti e lavorazioni, spesso mischiando l’artigianalità alla tecnologia più avanzata.
Quali sono i vantaggi di utilizzare una moodboard per la progettazione di collezioni di moda?
Le moodboard collezioni moda creano un fil rouge dalla creazione della collezione, alla sua presentazione, fino all’ideazione della campagna stampa e relativa campagna vendite. La narrativa che viene raccontata attraverso le tavole, aiuta tutto il comparto stile, prodotto, comunicazione e vendita a non uscire dal seminato, a rimanere nella coerenza del pensiero a monte. Le tavole di idee moodboard moda per un Fashion Designer sono la base di partenza per sviluppare una collezione in termini di look, proposte modelli, scelte materiche e cromatiche, dettagli di costruzione etc. La collezione che verrà creata dovrà riflettere l’idea creativa presente nelle tavole, il suo tema d’ispirazione.
Per fare un esempio pratico, se nelle idee moodboard moda sono presenti tante foto con le righe perché c’è una sorta di ispirazione Navy, ciò significa che nella collezione di abbigliamento o accessori che si andrà a disegnare dovranno esser presenti delle righe per la maglieria, o nelle stampe, o sui dei tessuti da camiceria… Non si deve raccontare un pensiero creativo attraverso delle tavole di moodboard collezioni moda e non riscontrarlo nelle forme, colori, stampe e tessuti della collezione.
Come insegni ai tuoi studenti a utilizzare il cool hunting per identificare le tendenze emergenti?
Essendo l’attività di cool hunting un’insieme di attività professionali che si basa su competenze osservative ed analitiche, io insegno loro a fare ricerca nei diversi ambiti basandomi principalmente sulle aree che già ci appartengono come homo sapiens: curiosità, osservazione, intuizione, sensibilità ed istinto (con il tempo).
Quali sono alcuni degli elementi chiave che includi nelle idee moodboard moda per trasmettere un determinato mood o stile?
La ricerca fotografica deve sempre avere una valenza di alto livello, in termini di contenuti/input, fonti e qualità fotografica; l’utilizzo di keywords appropriate e di tocchi materici tattili aiutano a trasmettere l’identità del tema creato per le idee moodboard moda.
Come si può utilizzare il cool hunting per sviluppare un marchio di moda distintivo?
Il cool hunting ci permette, attraverso le opportune analisi e indagini di mercato, di comprendere la società e la sua evoluzione, osservando il mondo intorno a noi noteremo come i cambiamenti climatici, politici e le innovazioni tecnologiche (solo per citare qualche ambito) impattino sulla società e sull’uomo, sui propri bisogni e consumi, e quindi sul consumatore finale, il quale è messo a dura prova dall’imperante offerta di brand d’abbigliamento sul mercato. Un brand nuovo dovrebbe in primis “ascoltare” il messaggio di richiesta che arriva dalla strada per poi decodificarlo e creare un nuovo prodotto per il mercato.
Quali sono alcune delle sfide che le aziende di moda possono affrontare nel processo di cool hunting e come si possono superare?
La ricerca costante d’innovazione, di prodotti nuovi, forme diverse, tessuti con costruzioni particolari, questa è la sfida che deve affrontare un’azienda del settore moda ad ogni stagione, la suddetta sfida si può superare solo facendo una notevole ricerca sia dall’interno che dall’esterno, avvalendosi di collaborazioni con professionisti del settore e uffici di ricerca preposti a questo, i quali realizzano report e strumenti di analisi come i trend book.
Come è cambiato il ruolo del cool hunting nella moda nel corso degli anni e come pensi che continuerà a evolversi in futuro?
La pratica del cool hunting un tempo quasi ad uso eccezionale del solo comparto moda e tessile, nel tempo si è allargata a macchia d’olio passando a settori come l’interior design, il settore home, l’auto, la telefonia, il food. Di fatto è un’attività in costante evoluzione che non potrà far altro che aggiornarsi anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione.
Come si possono utilizzare esempi di moodboard moda per comunicare efficacemente con un team di designer o con i clienti?
Gli esempi di moodboard moda possono esser realizzati in forma analogica, cartacea, tattile o digitale sotto forma di presentazioni di file pdf, keynote o power point, video; solitamente si presentano all’inizio del progetto per poter spiegare agli addetti di settore il tema d’ispirazione della collezione, le forme dei capi, l’idea materica e cromatica dei capi che costituiranno i look, il tutto all’interno di una riunione precedentemente stabilita nel timing di collezione.
Quali sono le competenze chiave che ritieni che un designer di moda debba possedere per avere successo nel cool hunting e nella creazione di esempi di moodboard moda?
Le keywords sono:
- Curiosità;
- Osservazione;
- Analisi;
- Creatività di pensiero;
- Ricerca costante su tutti i fronti;
- Empatia con il mondo esterno per potere catturare anche le sfumature psicologiche;
- Concentrazione;
- Messa in gioco.
Per citare una piccolo estratto della parte teorica che spiego durante i miei corsi:
“l’osservazione non consiste solo nel guardare, ma è anche ascoltare, toccare, odorare, gustare, è aprirsi a un’esperienza con tutta la persona: ogni fonte rappresenta un segnale potenzialmente interessante, la tendenza prende forma quando una molteplicità di indicatori, provenienti da contesti diversi, procedono nella stessa direzione.”
Ora invece approfondiamo cosa vuol dire studiare le tendenze all’interno di un corso di fashion design in Accademia di moda a Milano e scopriamo degli esempi di moodboard moda.
Quanto è importante affrontare in un percorso di formazione la materia moodboard e cool hunting?
A mio avviso è fondamentale “iniziare” gli studenti al mondo della ricerca in generale e poi nello specifico alla ricerca delle tendenze, sono step che normalmente vengono affrontati durante il periodo lavorativo, anticipare tutto questo non può che far bene ai fini strutturali di un designer emergente.
Da docente come ti sei trovata ad interagire con gli studenti di moda riguardo questi argomenti e che risposte hai avuto?
Il mondo della ricerca delle tendenze e della creazione di tavole moodboard finalizzata alla costruzione di una collezione, è sempre molto affascinante e travolgente, ma al tempo stesso non di facile comprensione, i ragazzi dopo i primi tentennamenti rispondono bene agli stimoli e spesso mi vengono mostrati progetti molto cool.
Quali sono le competenze che si acquisiscono durante la tua materia e che valore aggiunto possono portare gli studenti diplomati quando entrano nel mondo del lavoro?
Quello su cui punto durante i miei corsi è di portare gli studenti verso una progettualità più vicina al mondo professionale che scolastico, i ragazzi in questo modo possono sviluppare competenze più mirate e coerenti con la professione che andranno a svolgere, per far sì che una volta inseriti nel mondo del lavoro rimangano indietro il meno possibile, che siano reattivi alle esigenze aziendali, timing, richieste etc..
Perchè uno studente dovrebbe scegliere di studiare in IFDA ed in particolar modo studiare una materia come “moodboard” o “cool hunting?
La fortuna di questo percorso accademico è che tutti i docenti sono dei Professionisti del settore, ciascuno nel proprio ambito d’appartenenza, questo significa che ognuno di noi può trasmettere il proprio know-how professionale con tutte le differenze del caso, e questo per gli studenti è un po’ come fare dell’apprendistato o fare da assistente ad un professionista, ma in anticipo rispetto al momento in cui entreranno nel mondo del lavoro. Le materie Moodboard e Cool Hunting le ritengo fondamentali se un individuo vuole approcciarsi ad un lavoro creativo, sono materie che insegnano ad aprire la mente e ad avere pensieri più trasversali.
Da docente e professionista in questo settore, quali consigli daresti per arrivare preparati alle tue lezioni e per superare l’esame con ottimi risultati?
Eseguire i progetti che vengono dati durante il corso, lavorare tanto e in continuazione, arrivare a lezione con approfondimenti di argomenti scoperti durante le lezioni precedenti (per esempio, se viene nominato un regista che non si conosce, appuntarsi il suo nome e capirne la filmografia, il perché dell’utilizzo di quello stile di luce o regia etc.), arrivare a lezione con un articolo da condividere con il team, fare tante tante domande. Sarebbe interessante avere maggiore scambio tra le parti!
Quali sono le skills che un* student* di un corso di moda dovrebbe avere?
Le skills da avere assolutamente sono:
- apertura mentale e immaginazione;
- curiosità verso gli argomenti;
- precisione puntualità e coerenza lungo tutto il processo di lavoro;
- “mano sciolta” nell’illustrazione;
- acquisizione di competenze merceologiche e grafiche.
Se vuoi approfondire argomenti come gli esempi di moodboard moda, perché non opti per degli studi in ambito moda? Ti consigliamo per la tua formazione un corso di fashion design o di fashion styling presso un’accademia certificata e riconosciuta di Milano.
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